I 6 segnali della dipendenza affettiva

I 6 segnali della dipendenza affettiva

Pubblicato il: 11 Novembre 2024

La dipendenza affettiva è una situazione di sofferenza in cui possono trovarsi uomini e donne che non riescono a fare a meno del proprio partner delegando all’altro parti significative del Sè e della propria personalità, vista come unica risoluzione ai propri vuoti affettivi. Il partner assume il ruolo di “salvatore” e la sua assenza, anche temporanea, è seguita da una profonda angoscia. Esistono 6 segnali della dipendenza affettiva ed è proprio di questo che si parla nel nostro articolo.

 

La dipendenza affettiva. Chi colpisce maggiormente?

Dalla letteratura risulta che il 99% dei soggetti dipendenti affettivi sono di sesso femminile (D. Miller,1994). Colpisce donne con fascia di età diversa, fragili, bisognose di conferme, con vissuti di inadeguatezza personale e scarsa autostima, tendenti alla ipe responsabilizzazione e provenienti senza eccezione da famiglie problematiche nelle quali sono cresciute sviluppando un profondo e radicato vissuto di inadeguatezza ed indegnità personale collegato spesso ad esperienze traumatiche. 

 

Da che cosa è caratterizzata la dipendenza affettiva?

La dipendenza affettiva è caratterizzata da sensazioni fisiche, pensieri, emozioni che accomunano molte persone che ne soffrono. Essendo una dipendenza vi sono, per iniziare, tutte le fasi tipiche delle dipendenze:

  1. Il piacere connesso all’amore:
  2. la tolleranza;
  3. l’astinenza.

Nello specifico per la dipendenza affettiva esistono 6 segnali, oltre alle fasi appena citate:

  1. Incapacità ad essere felici 
  2. Astinenza per l’assenza del partner 
  3. Fatica a concludere la relazione 
  4. Isolamento e rinuncia ad altre attività o persone 
  5. Bisogno di compiacere insaziabile 
  6. Negazione della propria identità 

 

Dipendenza affettiva. Perché si sviluppa?

La dipendenza affettiva è un tentativo di riempire il vuoto generato dal passato affettivo nella persona, soprattutto generato da rapporti ambivalenti, conflittuali, inesistenti con i propri genitori.  E’ come se la persona, dipendendo, cercasse di salvarsi e ripararsi dalle ferite affettive infantili. Facendo così a lungo andare emerge però una difficoltà costante a vivere da soli, a pensarsi indipendenti e a prendere anche sane decisioni.Tendenzialmente la sindrome della crocerossina/o  è presente nei dipendenti affettivi.

 

A QuiPsico esiste un team che lavora con la dipendenza anche affettiva
per rimettere la persona al centro della propria vita e diventarne la protagonista. 

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